Uno scrittore si preoccupa dei contenuti e dello stile, spesso – anche con le migliori intenzioni – durante la correzione bozze non vede gli errori di battitura e di punteggiatura. Sono aspetti fondamentali che purtroppo scappano a chi scrive perché l’autore è il peggior correttore bozze di se stesso: quando legge, guarda soprattutto al filo logico, cioè al contenuto.
Al contrario, un correttore di bozze si concentra sulle lettere che compongono le parole e sulla correttezza delle informazioni. Il suo compito, infatti, non è capire il senso di una frase, ma esaminarla per individuare errori di battitura e refusi tipografici, errori grammaticali e sintattici, errori di contenuto (per esempio una data sbagliata o il nome di una località errato) e infine errori di impaginazione.
La correzione bozze è un lavoro che richiede talento e concentrazione: perché il cervello tende ad aggiustare gli errori per favorire la comprensione di un testo. Un correttore bozze sa “spegnere” questo meccanismo naturale attraverso una lettura lenta e analitica.
Per una buona correzione della bozza di un testo è necessario che si dedichino al testo due correttori bozze perché solo due controlli attenti possono garantire la massima precisione e accuratezza nell’esecuzione del lavoro. Diversa è, invece, la valutazione testi.