E poi un giorno qualcosa si rompe e non sei più capace di “funzionare”, di stare nelle cose. Di restare al tuo posto, perché non sai più quale sia il tuo posto.
Ma, mentre ogni cosa precipita, prima di frantumarti del tutto, accetti di entrare nella “stanza delle parole” e di provare a ricostruirti, sillaba dopo sillaba.
Succede a Valentina, la protagonista di questo romanzo. Che dovrà vedersela con la propria infanzia, con quei genitori che da sempre vede uniti e sui quali non si è mai fatta troppe domande. E soprattutto dovrà fare i conti con la figlia che è stata.